A Salsomaggiore Terme un importante momento di crescita anche del Ciclismo Rosa

Pubblicato 15 Novembre 2015 | Notizie varie

È un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attacchi terroristici che hanno sconvolto la città di Parigi ad aprire l’11° Meeting Tecnico dei DS e Maestri MTB. Un fondamentale momento di confronto per la Federazione Ciclistica Italiana, ma soprattutto un’occasione di dialogo ed aggiornamento fondamentali per la preparazione alla nuova stagione. Tantissimi i tecnici e DS giunti sin da ieri pomeriggio a Salsomaggiore, accolti poi questa mattina dal caloroso saluto del Presidente Renato Di Rocco: “Vi ringrazio per la massiccia partecipazione, è un appuntamento fondamentale perché tutte le forze in campo si ritrovino per aprire un dialogo costruttivo e senza polemiche” le parole del Presidente federale. E ancora: “Abbiamo superato insieme momenti difficili, ma ora i numeri dicono che ci stiamo assestando. Occasioni come il Meeting ci permettono di affrontare le sfide del futuro con maggiore consapevolezza “.

Parole raccolte dalle oltre 300 persone in platea con un lungo applauso, che ha accompagnato anche la premiazione dei 3 autori delle migliori tesi elaborate nei corsi di 3° livello della stagione 2014-2015: Maurizio Ciucci, Dario Palozza e Johnny Moretto. Alle 9.45 il Meeting di Salsomaggiore ha preso ufficialmente il via. Tra le sale degli hotel Valentini e Porro si sono snodati 24 momenti didattici e di confronto, a conferma dell’importante sforzo organizzativo del Settore Studi dell’FCI. Uno sforzo rivolto all’aggiornamento di tutte le figure tecniche che operano con le società sportive.

Ed è proprio a loro che è dedicata la prima attività didattica proposta in Sala Verdi da Cucinotta e Bragato (nella programmazione degli Juniores), in sala Falstaff da Michelusi e Fiorin (nella programmazione di Allievi ed Esordienti). I docenti hanno illustrato l’importanza della multidisciplinarità nella formazione di un ciclista. Tanti i nomi portati ad esempio: Peter Sagan, Robbie McEwen, Marianne Vos, Fabio Aru sono solo alcuni esempi di ciclisti che si sono dimostrati campioni in diverse discipline del ciclismo. Questo il fulcro del discorso: per diventare un campione non è affatto necessario praticare solo strada. Anzi, più discipline appartengono ad un ciclista, più si acquisiranno le capacità per crescere e formarsi. E ancora: utilizzare altre discipline in allenamento può essere allo stesso tempo divertente ed utile, perché si fa qualcosa di diverso inserendo elementi tecnici che possono migliorare l’uso della bici. Un esempio? Gli stradisti possono allenarsi tranquillamente su pista: dietro motori, per le ripetute in pianura, per partenze. Sono lavori che si possono fare su strada, ma che vengono meglio su pista.

Il discorso verrà ripreso più tardi anche dai Commissari Tecnici delle varie Nazionali, che hanno esposto i propri programmi per la nuova stagione. “Lo spirito che ci deve guidare è quello della collaborazione. Perché l’obiettivo è comune, ovvero formare degli ottimi professionisti” le parole del Coordinatore Tecnico delle Nazionali Davide Cassani. E prosegue Marco Villa, CT della Nazionale Pista: “Cerchiamo di associare sempre di più strada e pista, ed il percorso sembra quello giusto: basta guardare ai risultati portati a casa da Viviani e Consonni”. A queste parole è seguita l’esposizione dei vari programmi per la stagione che porterà a Rio 2016 da parte di Rino De Candido, Marino Amadori, Marco Velo e Dino Salvoldi. E poi l’illustrazione, da parte di Tacchino, di importanti iniziative portate avanti dal Settore Studi in aiuto alle Squadre Nazionali Crono. Una programmazione di allenamento che ha permesso a questa disciplina del ciclismo di svilupparsi ed ottenere risultati sempre più importanti.

Contemporaneamente in Sala Falstaff i docenti Fiorin e Luzzi hanno illustrato obiettivi, modalità di attuazione e analisi statistica del “Progetto Talento”, sottolineando che tale iniziativa non deve essere interpretata come la creazione di una squadra nazionale giovanile, quanto cercare di spiegare cosa determina la prestazione a livello giovanile e quali siano le strategie migliori dal punto di vista metodologico dell’allenamento. A seguire, lo stesso Luzzi e Claudio Cucinotta hanno illustrato le iniziative sinergiche tra Settore Tecnico Nazionale Giovanile ed il Settore Studi, relativamente alla realizzazione dei brevetti e del programma didattico delle Scuole di Ciclismo che può essere adottato anche dalle società giovanili per l’identificazione delle competenze motorie in bicicletta necessarie per affrontare l’attività agonistica, non più solo in base all’età cronologica. La mattinata si è chiusa con l’intervento di Compri sugli aspetti metodologici che caratterizzano l’allenamento femminile. E’ stata sottolineata la necessità di un intervento “ad hoc” nelle categorie femminili che tenga conto delle diverse velocità di crescita rispetto ai coetanei di sesso maschile. Le ragazze raggiungono la maturità più velocemente rispetto ai maschi e quindi hanno bisogno di operare prima sulle componenti di allenamento che a livello maschile vengono affrontati più tardi (come ad esempio lo sviluppo della forza).

Il CT Pallhuber nell’arco della mattinata è stato invece impegnato all’esterno dell’albergo con i Maestri MTB per un’interessante sessione pratica, in cui protagonisti sono stati una mezza dozzina di bambini pronti a seguire le istruzioni dei maestri. Pomeriggio dedicato alla psicologia in Sala Verdi, dove la dottoressa Elisabetta Borgia ha lanciato un dibattito sul tema del rapporto tra DS e genitori. Uno scambio di opinioni forte e continuo quello avvenuto in sala, a cui sono seguiti numerosi consigli della psicologa (ed ex ciclista). Quali? In primis creare e mantenere rapporti collaborativi e di fiducia reciproca, ma soprattutto bisogna che ognuno rispetti il proprio ruolo. Spazio anche alle riunioni convocate dalle strutture tecniche strada/pista e fuoristrada, riservate alle strutture tecniche regionali (Sala Otello) oltre alla riunione con i Tecnici e i Team Under/Elite, a cura della Struttura Tecnica Nazionale (avvenuta ieri sera alle 21). Infine, interessante anche il corso per responsabili di manifestazione fuoristrada (Sala Warowland), mentre in Sala Liberty l’attenzione è stata puntata sull’unione dei corsi e sull’importanza, ancora una volta, della multidisciplinarità anche nell’insegnamento.

Chiudono il Meeting tecnico le parole della soddisfattissima Vice Presidente Daniela Isetti: “Sono veramente contenta e ringrazio tutti per l’impegno profuso in queste due giornate” ha detto alla tavola rotonda finale. “E’ stata un’edizione di successo, che ha dimostrato ancora una volta l’importanza di questo appuntamento irrinunciabile, che rappresenta ogni anno motivo di crescita e cementa il senso di appartenenza alla Federazione”. (Foto di Flaviano Ossola)

Comunicato Stampa a cura della F.C.I. – www.federciclismo.it

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