Dal ritiro #YellowOrange – Alice Algisi: nuovi stimoli per dimostrare le mie qualita’!

Pubblicato 10 Febbraio 2015 | Strada

Durante il ritiro del team Alè – Cipollini – Galassia a Peschiera del Garda, abbiamo incontrato Alice Algisi, bergamasca di Osio Sotto nata il 10 marzo di ventidue anni fa. Atleta al quarto anno nella massima categoria, dopo tre stagioni trascorse vestendo la casacca del team BePink, ha deciso di indossare la nuova maglia #YellowOrange della formazione veneta presieduta da Alessia Piccolo e diretta in ammiraglia dagli esperti tecnici Giovanni Fidanza e Fortunato Lacquaniti. Alice, che ha praticato nuoto per diversi anni, ha iniziato a gareggiare tra i Giovanissimi (categoria G6) dopo che al padre era stato proposto di allenare la formazione giovanile del suo paese. Il primo anno di gare è stato difficile: “Ero sempre per terra…!” ha dichiarato la bionda ragazza bergamasca, ma superati i primi ostacoli tutto è andato meglio. Nella passata stagione agonistica Alice ha colto un quinto posto al “Gran Premio Hotel Fiera Bolzano” e un’ottava piazza nella gara nazionale belga disputata sulle strade di Wanze, prendendo parte al suo secondo “Giro d’Italia” a ben sei prove della Coppa del Mondo e a numerose gare a tappe internazionali quali il “Ladies Tour of Qatar”, il “Tour of Zhoushan Island”, il “Festival Luxembourgeois du Cyclisme Féminin Elsy Jacobs”, il “Tour of Chongming Island” e l’Emakumeen Euskal Bira, sempre in appoggio delle capitane e a completa disposizione della propria squadra.

– Alice, dopo tre anni in maglia BePink hai deciso di cambiare squadra. Com’è stato il primo impatto con questa nuova realtà?
“Il primo impatto è stato senza dubbio positivo. L’ambiente è stimolante, il clima in squadra è molto sereno e si sta formando veramente un bel gruppo! Sono davvero soddisfatta della scelta fatta e ringrazio chi mi ha dato fiducia. Il progetto di Alessia Piccolo è mirato a far crescere soprattutto le giovani atlete italiane, questo è molto importante per il ‘nostro’ movimento.”

– Come ti sei preparata quest’inverno?
“Nei mesi di novembre e dicembre ho alternato le uscite in bicicletta con dei lavori specifici svolti in palestra. A gennaio ho intensificato i carichi di lavoro in bici, trascorrendo dieci giorni a Calpe, in Spagna. Nel complesso la preparazione sta procedendo bene e senza imprevisti, sono contenta!”

– Quali obiettivi ti sei prefissata all’inizio di questa nuova avventura?
“In questo nuovo team spero di fare il vero e proprio salto di qualità. Sono molto determinata e voglio dimostrare tutto il mio valore. Mi auguro di arrivare in ottima forma a giugno per guadagnarmi un posto al Giro d’Italia e rendermi utile per la squadra.”

– Hai già definito assieme ai tuoi tecnici un programma gare per questa prima parte di stagione?
“Debutterò il prossimo 7 marzo nella prima edizione della ‘Strade Bianche’, poi dovrei prendere parte a qualche gara al nord, tra Olanda e Belgio, ma sto ancora valutando il tutto assieme ai miei nuovi tecnici.”

– Che atleta sei? Caratteristiche?
“Eh, devo ancora capirlo… ( Ride ) senza dubbio non cronowoman! Non amo particolarmente le gare contro le lancette.”

– Qual è stata la soddisfazione più grande della tua ancor giovane carriera agonistica?
“Senza dubbio l’aver contribuito al successo del mio team nella cronometro a squadre in salita di Lauregno, valevole come frazione inaugurale del Giro del Trentino – Alto Adige Internazionele, edizione 2013. Davvero una gioia immensa, perché divisa in egual misura con tutte le mie compagne.”

– Qual è la gara che ti piace di più?
“Devo ammettere che ci sono diverse gare molto belle e ben organizzate, quindi la scelta è difficile. In ogni caso il Giro d’Italia è senza dubbio la più emozionante, perché si corre sulle strade di ‘casa nostra’… poi mi piace il ‘Trofeo Alfredo Binda’ di Cittiglio, unica prova di Coppa del Mondo che si disputa nel nostro Paese, e la ‘Philadelphia Cycling Classic’, gara internazionale a cui ho preso parte nel mese di giugno dello scorso anno.”

– Multidisciplinarietà: oltre alla strada hai praticato o pratichi qualche altra disciplina?
“Ho iniziato a praticare pista a partire dalla categoria juniores, mentre da elite ho disputato solo le prove tricolori. Devo ammettere, però, di non amare particolarmente le gare sull’anello… non mi trovo a mio agio, preferisco di gran lunga la strada.”

– Definisciti come atleta in 3 aggettivi…
“Mah… così di getto me ne viene subito uno: generosa!”

– Hai un modello di riferimento all’interno del ciclismo maschile o femminile?
“Senza dubbio Noemi Cantele, con la quale ho condiviso i miei primi due anni nella massima categoria. E’ stato davvero un onore correre al suo fianco, ascoltare i suoi preziosi consigli e nel mio piccolo contribuire ad alcune delle sue bellissime vittorie. Noemi è davvero un modello da seguire per le giovani leve che vogliono intraprendere questo sport… un vero esempio di professionalità, sacrificio, dedizione al lavoro e umiltà.”

– Hai un motto particolare, sei scaramantica?
“No, non sono per nulla scaramantica… la sfortuna non esiste!”

– Segni particolari? Soprannomi?
“Ho diversi tatuaggi: il mio nome sul polso destro, realizzato parecchi anni fa, un cuore intrecciato con il simbolo dell’infinito sul braccio e tre farfalle sulla spalla destra dedicate a mamma, papà e a mia sorella. Sono molto legata alla mia famiglia.”

– Stai studiando? Che persona sei al di fuori dell’ambiente ciclistico?
“Dopo il diploma conseguito al liceo scientifico, indirizzo sportivo, mi sono iscritta a psicologia. Purtroppo, dopo circa un anno, ho deciso di abbandonare. In quasi tutte le sessioni d’esame universitarie, infatti, non ero a casa per via degli impegni legati alla bicicletta e delle trasferte all’estero. Per il resto sono una ragazza molto tranquilla, con la testa sulle spalle… mi piace uscire con le amiche e quando non sono impegnata in bici aiuto i miei genitori nel loro bar/panificio ad Osio Sotto.”

Servizio a cura di Flaviano Ossola
Foto di Flaviano Ossola

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