“Sussurri in Bicicletta” di Gianluca Trentini – Elisa: giallo piu’ giallo, uguale applausi…
Una volta c’era un motivetto carino che parlava di Ginettaccio Bartai e diceva che ‘i francesi si incazzano’ (con perdono per il termine che però fa parte del testo del brano). Parlava dei transalpini che non vedevano di buon occhio i successi di Bartali e Coppi al Tour de France. Pensandoci bene anche oggi i cugini d’oltralpe potrebbero adontarsi, perché per ben due volte una delle nostre azzurre si è portata a casa una maglia gialla, anzi una ‘maillot jaune’, magari scrivendolo in francese loro che sono sciovinisti si arrabbiano meno. Che curiosi i francesi; non hanno più un giro femminile nazionale ed allora hanno una serie di gare a tappe interessanti. L’azzurra di cui parlavamo, lo avete capito, è Elisa Longo Borghini che proprio in queste righe abbiamo ribattezzato con il nomignolo: ‘la piccola grande ornavassese’ e che nel giro di pochi mesi si è portata a casa il Tour de Bretagne ed il Trophee d’Or. Oddio lo ammetto, non è facile per il sottoscritto scrivere ‘della Eli’, per il semplice motivo che essendo praticamente conterranei ed avendo sempre praticamente vissuto in prima persona un po’ tutte le ‘tappe’ della sua carriera c’è il marcato rischio di cadere nel retorico. Essere ‘di parte’ quando si scrive di chi conosci da quando era bambino, di chi è amico, è molto facile ma tenteremo di non esserlo. E’però impossibile non parlare di una bravissima ragazza, che custodisce in se tanti valori rari come cortesia, educazione e disponibilità. E’ impossibile non parlare di una famiglia bella, sana ed unita, con il papà Fernando, per tutti Nando, ex tecnico di provata fama nello sci nordico tanto da essere soprannominato ‘il mago delle scioline’, della mamma Guidina, si proprio Guidina Dal Sasso che negli anni 80 e 90 qualche pettorale olimpico nello sci di fondo se lo è pure appuntato addosso o del fratello Paolo, oggi professionista, uomo squadra che la Cannondale ha fatto correre in ogni parte del mondo. E’ impossibile non riconoscere la disponibilità di Elisa che non dice mai di no ad una foto, ad una intervista, ad un autografo ad un sms. E’impossibile non apprezzare il suo ‘paesello in movimento’, Ornavasso, di cui Elisa è unica bandiera, ora che la squadra di pallavolo che dalle piccole categorie è giunta alla massima serie è stata ‘traslocata’ in altre lande. E’ impossibile non vedere Elisa, che vinceva i titoli provinciali e regionali con la maglia della Canavesi, che ha sopportato uno stop forzato appena passata juniores, che anno dopo anno è cresciuta sempre di più, come uno degli emblemi del ciclismo femminile italiano e non solo, insieme ad altre splendide atlete di caratura internazionale, è impossibile non riconoscerle un certo carisma ed una voglia di riscatto enorme, basti pensare alla scorsa estate ed al suo bel mondiale fiorentino anticipato da tutto ciò che si sa. Insomma i francesi potranno anche ‘intristirsi’ (eh dai la parolaccia andava bene una volta sola) ma ad Elisa, a questa Elisa, che la si conosca o meno da una vita, si devono battere le mani.
Gianluca Trentini
Foto di Flaviano Ossola