“Sussurri in Bicicletta” di Gianluca Trentini – Buon viaggio tricolore ‘bandiera’ Elena
In molti ricordano uno sprint serratissimo all’autodromo di Imola. Si la pista dedicata ad Enzo e Dino Ferrari, il rettilineo dove hanno vinto pilotoni come, a caso, Alain Prost, Nigel Mansell, Nelson Piquet, Michael Schumacher. Era il 25 giugno 2009, Campionati Italiani o meglio, settimana tricolore che stava celebrando la prova donne juniores. Faceva caldo in Emilia Romagna e dopo un tratto in linea si affrontavano due giri del ‘Circuito del Tre Monti’ che nel 1968 vestì di iridato Adorni. E’ volata con il blocco arancione della ‘Vecchia Fontana’ a farla da padrone. Vince proprio l’arancione Elena Cecchini che precede Giulia Donato (allora della Verso l’Iride ed oggi gran bel soldatino) ed Alessia Martini, al Vaiano allora ed al Vaiano ancora oggi. Ne ha fatta di strada la ragazza udinese, precisamente di Mereto di Tomba, che è passata anche attraverso una ulteriore bella giornata quando un mesetto dopo, in Belgio o meglio nelle Fiandre ad Hooglede con uno scatto nel finale ha vinto il Campionato Europeo davanti all’olandese Laura Van der Kamp e ad una francesina che si sarebbe fatta conoscere; Pauline Ferrand Prevot. Chiaro che già lì le stimmate della campioncina si sono viste e se poi a questi titoli si aggiunge anche una certa capacità a girare in pista che ha portato nel 2010 al titolo europeo della corsa a punti juniores, e nel 2010 al successo nella Coppa del Mondo sempre in Corsa a Punti ecco che il successo varesino ‘bagnato dalla pioggia’ nel Campionato Italiano va ad una atleta che siamo certi la maglia tricolore la porterà in maniera degna, anzi degnissima. Elena Cecchini, compagna di Elia Viviani, sprinter della Cannondale, è azzurra da tre edizioni dei mondiali (ha corso Copenhagen, Valkenburg e Firenze). Corre per la Estado do Mexico Faren ma è un agente di Polizia Penitenziaria e come da regolamento ha corso il tricolore con la casacca della Fiamme Azzurre è una bella, bellissima nuova campionessa italiana. E che bello l’ordine di arrivo: seconda Valentina Scandolara, terza Maria Giulia Confalonieri (anche lei da juniores europea e mondiale in pista), poi Rossella Ratto, Susanna Zorzi in maglia azzurro-stellata, Elisa Longo Borghini scatenata in salita e saggia in discesa, poi Guderzo, Berlato, Muccioli e Fiori. Un nugolo di giovanotte con una esperta che non molla. Due considerazioni in chiusura, anzi tre: la prima riguarda il taglio di due giri del percorso disegnato dalla Binda. Giusto? Sbagliato? Fate voi, il secondo riguarda la concomitanza tra Giro Rosa e Campionati Europei, con il CT Salvoldi che fatica a disegnare una Italia per la prova under di Nyon ed infine una terza ovvero che sentiremo molto parlare del duo Breganze Bertizzolo-Beggin che ha monopolizzato il tricolore juniores. Infine una cosa che non è una considerazione ma un in bocca al lupo ad Elena Cecchini per il suo viaggio colorato dalla bandiera tricolore…
Gianluca Trentini – Foto di Flaviano Ossola