“Sussurri in Bicicletta” di Gianluca Trentini – Adesso bisogna osare

Pubblicato 16 Luglio 2014 | Notizie varie

Un classico appuntamento del ‘day after’ dopo ogni grande evento è la colazione del mattino con giornale, cappuccino, brioche e Gazzetta che noi pedalofili apriamo sempre dal fondo perché così al ciclismo si arriva prima. Il day after di una bella edizione del Giro Rosa ha portato subito ad una serie di interessanti concetti. Leggendo le dichiarazioni della ‘Cronoscalatrice britannica’ Emma Pooley che se fosse calciatrice si porterebbe a casa il pallone avendo vinto tre tappe abbiamo sobbalzato sulla sedia: “Mi chiedono come mai il Giro Rosa non si possa vedere in TV all’estero – c’era scritto sulla Rosea – per noi questa corsa equivale al Tour de France per i maschi”. Che bordata quella della ex iridata della crono. In effetti ragionandoci su non ha tutti i torti. Questa edizione che ha visto un dominio della Rabo Liv che ne ha piazzate tre sul podio (non succedeva dai tempi della Alfa Lum con Sommariba, Boubnenkova e Veronesi, ricordate?), che ha visto la stessa Pooley fare dei grandi recital in salita, che ha visto la nostra Elisa Longo Borghini li attaccata con cuore e grinta alle primissime e la nostra Giorgia sprint vincere una tappa, ha avuto successo. Sulle strade c’era tanta gente in ogni tappa ed anche lo ‘share’ televisivo secondo i dati auditel era molto penetrante, si insomma davanti alla Tv c’era sempre molta gente ad ascoltare il Severini e Giggggi Sgarbozza. Domanda: in Italia abbiamo la prova di Coppa del Mondo migliore del globo, abbiamo la corsa a tappe più importante del globo. Perché non osiamo? La Rai sta facendo bene col ciclismo, si vedono tante corse ma siamo convinti che col femminile si potrebbe fare ancora un passettino, ragionando poi sempre coi ‘dindi’. Proviamo davvero con la Tv di stato ad esportare il prodotto, in Olanda, in Inghilterra, in Francia, lo chiedono le stesse atlete. Perché magari non proporre in telecronaca diretta l’arrivo della tappa, anche solo l’ultimo km, durante l’appuntamento televisivo con il Tour? Le frazioni del Giro Rosa finiscono sempre molto prima e ci sarebbe lo spazio. Arrivo in diretta e poi classica lunga sintesi della tappa dopo il Tour. Ci starebbe anche magari un approfondimento da piazzare in serata o la mattina successiva, in stile ‘Giro Sera’ maschile. Sarebbe bello coinvolgere ex atlete spigliate, potenziando la squadra giornalistica al seguito. Magari sono utopie ma il ciclismo femminile piace e la dimostrazione l’abbiamo avuto al Giro, poi ci chiediamo se sia così utopistico sognare una diretta TV del Trofeo Binda di Coppa del Mondo. Chi lo sa, di certo, secondo noi, se i dati auditel non mentono e di solito non mentono, si può provare ad osare. Ah, Stefano Allocchio, uomo forte di RCS Sport proprio in una intervista nel contesto della Grand Boucle ha fatto sapere che sulla falsariga dell’ASO il team organizzatore che fa capo alla Gazzetta sta ragionando su un appuntamento dedicato al femminile, magari il ritorno della ‘Primavera Rosa’ o magari un ‘Lombardia’ donne (questa si che sarebbe una bella idea, la prima uscita della nuova iridata). Bravi, il femminile piace, bisogna osare…

Gianluca Trentini – Foto di Flaviano Ossola

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