“Sussurri in Bicicletta” di Gianluca Trentini – Emma se lo meritava
Star li a contare tutti i suoi secondi posti ed i piazzamenti…? Impossibile, ci si perderebbe tanto di quel tempo che non finiremmo più. E’ un cavallino di razza; ad ogni corsa è li, non manca, è presente, è sempre nel vivo della corsa, è sempre tra le favorite ma troppe volte alla fine termina ‘solo’ sul podio. Stiamo parlando di Emma Johansson, che peraltro la nostra mente ai limiti del bacato ha coniato per lei il nomignolo di ‘pluriseconda’. Qualcuno dei piazzamenti…? Argento olimpico a Pechino 2008, terza ai mondiali di Geelong 2010, seconda ai mondiali di Firenze 2013, per non parlare dei secondi posti nelle gare singole. Domenica però al Trofeo Binda era lei la grande favorita, insieme alla leader di Coppa del Mondo Lizzie Armitstead (l’abbiamo sentita chiamare in tutti i modi nella due giorni cittigliese: Arsted, Amsted, Arstid, Armistid, per non parlare della terza classificata Amialiusik diventata Amaluzic, Amialuzziz, Amasixc eccetera eccetera). Un vecchio adagio dello sport dice che se sei favoritissimo non è così scontato vincere, in effetti Emma aveva tutti i pronostici per lei, soprattutto per la mancanza del ‘tirannico tulipano’ Marianne Vos (beh… a Cittiglio c’erano fratello e papà Vos, dunque la presenza di Marianne era aleggiante) che spesso l’ha battuta. A quel paese i pronostici. Sotto il sole che ha baciato l’ultimo passaggio sulla salita di Orino parte il gruppetto giusto sotto la spinta della marcatissima Longo Borghini. Emma c’è ma ci sono anche tutte le altre grandi quindi era ancora tutto aperto. A poco dalla fine se ne stavano andando Armitstead, Van Dijk e la stessa Elisa Longo Borghini ma Emma ha saputo tornare sotto buttando via il primo colpo mancino della sorte. Volata finale, Emma è veloce ed allo sprint è davanti, mancano 50, 20, 10 metri tra due ali di folla ed in salita, perché la volata di Cittiglio non è facile; immaginiamo un suo sguardo alla sua sinistra, con la coda dell’occhio avrà visto la ruota della Armitstead sempre più vicina, inesorabilmente in rimonta. No…! Una nuova beffa no! Il colpo di reni è dolce come il miele grondante nel ‘bosco del 100 acri’. Ha vinto Emma. A quel paese i piazzamenti ed i nomignoli. La ‘pluriseconda’ ha finalmente vinto il Binda dopo 4 podi in sette edizioni ( tre secondi posti ed un terzo ) ed il suo sorriso si capisce che sia pieno di soddisfazione e sinceramente, pur facendo un tifo sfrenato per le nostre azzurre, Emma se lo meritava… Sul podio riceve la coppa e ci sembra vederla sussurrare: “Datemi la Coppa, è mia”.
Gianluca Trentini – Foto di Flaviano Ossola