“Sussurri in Bicicletta” di Gianluca Trentini – Alice Arzuffi la ‘sorcina’ ed i sogni nel fango…
Sarebbe troppo facile tessere le lodi di Eva Lechner di questi tempi. Il suo secondo posto ai mondiali di ciclocross dietro al ‘tirannico tulipano’ Marianne Vos è di per se un qualcosa che profuma di grande risultato, peraltro non giunto così a sorpresa. No, in questo primo nostro chiacchierare attorno al mondo del ciclismo femminile vogliamo porre l’obiettivo su una ragazza che conosciamo da tempo, che ha già vinto molto in questa specialità nobile che piace e che forse egoisticamente vorremmo a livelli ancora più importanti. Alice Arzuffi, anzi, Alice Maria Arzuffi, brianzola classe 1994, che oggi oltre ad essere una delle figure di riferimento del ciclocross nazionale in rosa è anche stradista dal bel futuro con la maglia della Astana – Be Pink. Non può non sovvenirci un ricordo simpatico. Lucca, tricolori cross del 2007. L’armata di Daniele Fiorin presentava una giovane ragazzina esordiente di cui si parlava davvero bene; proprio lei, proprio la ‘Arzu’. Mancano pochi giri al termine di una gara che la vedeva in testa ed il cronista, ovvero me, è sul fondo del rettilineo con Giulia De Maio, che allora pedalava ed anche bene e non pensava a battere i tasti del computer, cosa che peraltro fa altrettanto bene, e Valeria Tagliabue che a quei tempi non indossava divise ma vincendo titoli nazionali giovanili a nastro metteva maglie tricolori. Una delle due ci disse ridendo: “La Arzu non sa pedalare con le mani staccate dal manubrio, vediamo come esulta”, con quel sorriso pieno di soddisfazione nel vedere la vittoria di un’amica. La foto dell’arrivo in effetti immortalò la “Arzu” che alza un solo braccio per festeggiare il successo. Quanto tempo è passato da allora. Oggi Alice Arzuffi è una delle stelle del nostro ciclocross. La ragazza ‘della Fiorin’ corre l’inverno con la casacca della Guerciotti Selle Italia che è un po’ come se un calciatore giocasse nella Juventus o nel Milan. I suoi occhioni azzurri ed il suo sorriso discreto siamo certi che si faranno conoscere ancora di più nel mondo del ciclocross. Ha sempre corso nel ciclocross oltre che su strada ed in pista ma si vede da lontano che il ciclocross lo sente dentro; lo ha coltivato, ci ha lavorato su tanto da vincere cinque titoli nazionali almeno fino ad ora. Lei, fan del mitico Renato Zero sino a definirsi ‘sorcina’, è pronta per una stagione in rampa di lancio anche su strada con un’altra maglia importante in attesa, questa è una convinzione nostra, che ritorni il momento di lanciarsi nel fango per crescere ancora. Se l’anno prossimo l’Italia non avrà prove di Coppa del Mondo sul suo territorio, si deve promuovere all’estero il ‘made in italy crossitico’ con la verve di queste atlete e di questi atleti capaci di cimentarsi con onore nelle manifestazioni straniere e di voler crescere ancora. Nessuna italiana ha mai vinto un titolo mondiale nel ciclocross, chissà se ‘Arzu la sorcina’ ha mai pensato a questo dato; e se sognasse di essere la prima? Ah; adesso Alice Arzuffi sa pedalare ‘senza mani’, eccome se lo sa fare…
Gianluca Trentini – Foto di Flaviano Ossola