Presentata la “6 Giorni delle Rose”. Ospite d’onore la campionessa del mondo Juniores Corsa a Punti Arianna Fidanza
Un grande evento di sport, che fa dell’Italia e di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza) la capitale mondiale del ciclismo su pista per una settimana dal 14 al 19 luglio. Al Teatro Verdi è stata presentata ieri sera la 17^ edizione della 6 Giorni delle Rose Internazionale (gara di Classe 1 UCI), che si svolgerà nel Velodromo Attilio Pavesi preceduta dall’1 al 3 luglio dalla Fiorenzuola Talents Cup UIV. La serata è stata dedicata a Nando Terruzzi, grande ciclista su pista del passato (anche un oro olimpico nel palmarès), che proprio ieri ha compiuto 90 anni ed è intervenuto telefonicamente per ricevere l’applauso del Teatro: “Questo affetto mi commuove, a Fiorenzuola corsi la prima gara che vi si disputò nel dopoguerra. Ho davvero bellissimi ricordi”. Da un campione del passato ad un altro: al Teatro Verdi è intervenuto, di persona, Marino Vigna, oro a Roma 1960, che ha ricordato le gare disputate a Fiorenzuola. “In pista però ho corso poco, meno di quanto avrei voluto. È una disciplina fondamentale per la crescita tecnica di ogni ciclista”. Da campione a commissario tecnico: è la storia di Marco Villa, che in carriera ha vinto anche due edizioni della 6 Giorni delle Rose: “A questa cittadina e al suo Velodromo mi legano bellissimi ricordi. Ora come tecnico la considero un banco di prova e una validissima opportunità di crescita per i nostri atleti migliori”. A rappresentare gli atleti del presente sono stati Jacopo Guarnieri, professionista dell’Astana che ha vinto la 6 Giorni nel 2011, ed Arianna Fidanza, campionessa del mondo juniores della corsa a punti nel 2013, che giusto un mese prima aveva corso al Velodromo Pavesi, ma anche il campione europeo della madison Liam Bertazzo, intervenuto telefonicamente. Guarnieri ha anche incoronato la vincitrice del concorso di bellezza abbinato alla serata e promosso da “Miss Motors”, ovvero “Miss Fiorenzuola2014”, Giorgia Giovanelli, diciottenne di Salsomaggiore Terme. Ospiti della serata anche il presidente dell’Unione Internazionale Velodromi Henrik Elmgreen (“Fiorenzuola è da 17 anni una realtà solida e all’avanguardia nel panorama europeo della pista”, ha detto), il segretario dell’Unione Europea del Ciclismo Enrico Della Casa, il consigliere Fci Corrado Lodi, i presidenti regionali Fci Davide Balboni (Emilia Romagna) e Francesco Bernardelli (Lombardia). Il sindaco di Fiorenzuola, Giovanni Compiani, ha poi sottolineato “come questa manifestazione rappresenti un orgoglio per la nostra cittadina. L’anno scorso hanno partecipato atleti da 29 nazioni, come in nessun’altra gara internazionale. Questo la dice lunga”. Il direttore del quotidiano “Libertà” Gaetano Rizzuto ha ricordato “la grande famiglia della 6 Giorni. Se tanti atleti, anche di altissimo livello, sentono di farne parte e ne sono felici, significa che Fiorenzuola ha veramente qualcosa di magico”. Chiusura per il “padre” della 6 Giorni delle Rose, Claudio Santi, che intervistato dal giornalista Paolo Gentilotti (nella foto a sinistra, nella foto a destra Marco Villa) ha toccato vari temi legati al ciclismo su pista, alla sua esperienza personale e, ovviamente, alla manifestazione: “Il Velodromo Pavesi può vantare tanti e bellissimi ricordi, che custodiamo con orgoglio, ma senza nostalgia. Perché la nostra volontà è quella di guardare sempre avanti, di organizzare corse per i giovani di oggi, che con grande passione e dignità vivono questo sport e sono portatori di entusiasmo e novità. Ciò che facciamo, lo realizziamo con la convinzione che questi ragazzi meritino, nella “nostra” Fiorenzuola, una gara di alto livello tecnico che li ponga al centro dell’attenzione. E ogni anno ci danno soddisfazioni”.
Comunicato Stampa